Digital Experience: chi sono gli utilizzatori dei QR code

ll digitale è diventato parte integrante della nostra vita: tutto è connesso, la nostra vita si dispiega anche online. Così non solo ci informiamo, condividiamo momenti con gli amici, programmiamo elettrodomestici, effettuiamo pagamenti, ma entriamo anche in contatto con i brand e le aziende dei prodotti che acquistiamo. Ci aspettiamo un rapporto continuativo ed esclusivo con i nostri interlocutori online: instaurare una comunicazione immediata è l’imperativo.

I QR code come vera e propria digital experience

Grazie alla diffusione di smartphone, tablet e smartwatch sempre più utenti hanno avuto il piacere di entrare a far parte di quel mondo identificato come digital experience, in cui ci si aspetta di ottenere informazioni sempre più fresche, contenuti esclusivi ed esperienze create sul singolo.

La digital experience deve assicurare risposte immediate, interazioni piacevoli e soddisfacenti. I codici QR offrono proprio tutti questi vantaggi, soprattutto nel caso di QR dinamici come i codici Amon: promozioni studiate sull’utente, contenuti basati sulle sue abitudini di consumo, informazioni approfondite che vanno oltre il packaging, contatto immediato con l’azienda, risoluzione rapida di eventuali problemi. Un interrogativo che attualmente attanaglia il settore marketing, che si trova ad analizzare questi fenomeni, è: quali sono i target più attratti dalla digital experience tramite codice QR?

I reali utenti della digital experience

Abbiamo già studiato un primo profilo che rappresenta l’utilizzatore medio di QR code in Italia: è uomo, appartiene a una fascia d’età compresa tra i 22 e i 55 anni, vive in Lombardia, effettua 3 scan al mese, principalmente durante il weekend e da casa o comunque al di fuori dell’orario lavorativo. Quest’immagine nasce da una media di statistiche, ma se noi volessimo rivolgerci a mercati più precisi? Ci viene incontro lo studio dei target, che ci permette di scoprire nuovi dettagli sul pubblico di riferimento: i possibili fruitori di codici QR sono molti più di quanto possiate prevedere.

I target più propensi all’utilizzo dei codici QR come parte della digital experience sono tre:

  • i millennial, detti anche nativi digitali o generazione connessa. Parliamo delle generazioni più giovani, composte da un 94% di individui connessi, attratte da una nuova forma di marketing. La pubblicità tradizionale non funziona più: i millennial cercano informazioni online, soprattutto tramite social networks, apprezzano l’utilizzo dei nuovi trend in ambito di marketing, amano la trasparenza delle informazioni e sono tra i maggiori fruitori della sharing economy. I codici QR vengono quindi visti come veicolo rapido di informazioni approfondite, ma anche portatori di innovazione in termini di marketing.
  • I silver, altro target estremamente strategico, composto da consumatori senior over 60. Contrariamente a qualsiasi luogo comune, il 52,9% degli appartenenti a questa fascia utilizza la tecnologia per ottenere maggiori informazioni su un prossimo acquisto. Questo segmento può sfruttare un reddito maggiore (dal 9% al 13% in più delle altre fasce) che permette stili di vita e alimentari più sani, quindi scelte d’acquisto più consapevoli. Il maggiore tempo libero a disposizione permette di fare maggiore attenzione alle offerte: i QR code vengono utilizzati soprattutto in questo senso, oltre che per scoprire maggiori dettagli sui prodotti, nonostante il basso utilizzo di smartphone (il 3,8% degli utenti).
  • Gli ethnic, una grandissima fetta del mercato che utilizza gli smartphone e le nuove tecnologie per mantenere un contatto col proprio Paese d’origine, oltre che per avere informazioni sui prodotti in lingua originaria. Le funzionalità multilingue di tecnologie come quelle dei codici Amon vengono incontro a questa fetta di utenza che, per il 69%, utilizza i QR code per capire meglio cosa sta acquistando in negozio.

In che modo i codici QR possono conquistare questi target?

Fornendo informazioni sempre più trasparenti e dettagliate, immediatamente disponibili, in multilingue e sempre più legate al consumatore, i codici Amon – come esempio di tecnologia QR evoluta – possono conquistare sempre più questi tre target in cui troviamo utenti sempre meno legati al brand, sempre più propensi all’acquisto e in cerca di innovazione.